31 Luglio 2023
Per calcolare il rendimento di un Titolo di Stato detenuto fino a scadenza bisogna ottenere i flussi di cassa, ovvero le quantità di denaro che verranno esborsate e quelle che verranno guadagnate.
I flussi di cassa in entrata saranno:
I flussi di cassa in uscita saranno:
Ottenere i flussi di cassa in entrata è abbastanza semplice per i Titoli a tasso fisso. Conoscendo la data di acquisto e la data di scadenza di un Titolo si potrà calcolare il numero di cedole residue e quindi il flusso totale in entrata dovuto alle cedole. Il valore che ci verrà rimborsato a scadenza è pari al valore nominale di un Titolo. Generalmente i BTP vengono rimborsati a 100, ovvero per ogni unità di BTP che portiamo a scadenza, ci verranno rimborsati €1000.
Al momento dell'acquisto, dovremo sborsare il prezzo di mercato del Titolo. Ad esempio se un Titolo è quotato a 98.5, significa che dovremo spendere €985 per acquistare una unità di quel BTP. La singola unità di BTP ha sempre valore nominale pari a €1000 e non è possibile l'acquisto di quantità frazionarie di BTP. In aggiunta al prezzo di mercato, bisogna pagare al precedente possessore il rateo netto, ovvero la parte della cedola corrente che è già stata maturata nelle mani del precedente possessore (più informazioni qui).
La parte più complessa nel calcolo dei rendimenti dei Titoli di Stato a tasso fisso è sicuramente il calcolo delle tasse. Infatti l'aliquota del 12,5% non si applica semplicemente a tutti i guadagni generati durante la vita del titolo (ovvero entrate meno uscite) ma bisogna tener conto che un Titolo può generare due tipi di reddito: i redditi diversi ed i redditi di capitale.
Prima di chiarire come calcolare i redditi di capitale ed i redditi diversi occorre chiarire cos'è il prezzo teorico di un Titolo. Nel caso di un Titolo che viene emesso con prezzo inferiore alla pari, ovvero inferiore a 100 (come avviene generalmente per i BOT) il fisco prevede che, dal giorno dell'emissione in poi, il prezzo teorico di quel Titolo si avvicini a 100 mano a mano che ci si avvicina alla data di scadenza del Titolo. Esiste una legge matematica che permette di calcolare il prezzo teorico in qualsiasi momento di vita del Titolo. Data la complessità del calcolo, evitiamo di riportare qui la formula.
Conoscendo il prezzo teorico di un Titolo possiamo sapere la quota tasse dovuta ai redditi diversi ed ai redditi di capitale.
Per quanto riguarda i redditi di capitale, essi saranno pari alla somma delle cedole ottenute più la differenza tra valore di rimborso del Titolo e prezzo teorico. Ad esempio se un BTP staccherà €300 di cedole fino a scadenza ed è stato acquistato in un momento in cui aveva un prezzo teorico pari a €900, i redditi di capitale generati saranno pari a €300 + (€1000-€900) = €400. La tassazione sui redditi di capitale è pari al 12,5% del totale. Bisogna notare che i redditi di capitale saranno sempre positivi e quindi ci sarà sempre una quota di tasse da pagare su questi redditi.
I redditi diversi sono invece pari alla differenza tra prezzo teorico e prezzo di acquisto. Se ad esempio il prezzo teorico di un BTP è pari a €900 ma esso viene acquistato a €950 si genererà un reddito diverso negativo pari a -€50. Anche se il reddito diverso generato è negativo, non si potrà compensare redditi diversi con redditi da capitale. Quindi in questo caso si potrà semplicemente mantenere nel proprio zainetto fiscale il 12,5% delle minusvalenze generate che possono quindi essere usate per compensare eventuali plusvalenze da redditi diversi generate con altri investimenti (andranno quindi a costituire un credito di imposta). In caso di BTP che generano valori positivi di redditi diversi, si dovrà pagare il 12,5% di questi redditi generati.
Il vantaggio dei redditi diversi è quindi che, a differenza dei redditi di capitale, possiamo compensare i redditi diversi generati da investimenti in BTP con redditi diversi generati da altri investimenti. La percentuale di tasse sui redditi diversi generata (sul valore nominale del Titolo) da ciascun BTP è indicata nella colonna Tasse Capital Gain della tabella di BTP/BOT di qualebtp.it. Ad esempio se il valore di Tasse Capital Gain è pari all'1% significa che su €1000 di valore nominale otterremo €10 di tasse di plusvalenze sui redditi diversi che possono essere compensate da altre minusvalenze che quindi ci aumenteranno il rendimento del BTP.